ANIMALI FANTASTICI SUL DUOMO DI SIENA?
- Annalisa Marraccini
- 22 feb 2019
- Tempo di lettura: 3 min

La facciata del Duomo di Siena ospita creature fantastiche! Non ci credi? Guarda un po’ tra una porta e l’altra: hai visto anche tu un cavallo, un leone, un grifone e un bue? E adesso guarda sulla cima delle porte, accanto alle statue: ci sono un leone con le ali, un toro alato, un angelo e un’aquila.
Quanta fauna in una facciata di una Chiesa, non trovi?
Adesso analizzeremo nel dettaglio queste creature e il motivo per cui si trovano proprio qui.
Cominciamo dall’alto, ovvero dal leone, dal toro, dall’angelo e dall’aquila.
Queste quattro creature sono i simboli dei quattro evangelisti: San Marco è rappresentato dal leone, San Luca dal bue, San Matteo dall’angelo e infine San Giovanni dall’aquila!
Perché proprio questi animali e non un cagnolino o un gatto o un gallo cedrone?
Perché questi animali-simbolo, anche chiamati il tetramorfo, sono stati scelti in quanto appaiono nell’Antico Testamento nella visione di Ezechiele (Libro di Ezechiele 1, 10) * e nel Nuovo Testamento anche San Giovanni sull’isola di Patmos ebbe una visione simile e ne scrisse nell’Apocalisse (Apocalisse 4,7)*.

Comunemente però questi animali sono stati “estratti” dal primo capitolo di ogni Vangelo.
Se hai ancora un attimo di pazienza, mi spiego meglio.
San Marco inizia il suo Vangelo scrivendo di San Giovanni Battista che sta nel deserto, vestito di peli di cammello e circondato da animali selvatici e fiere. Si dice che San Giovanni Battista avesse una gran voce per parlare alle folle, e spesso questa sua caratteristica era paragonata al ruggito di un leone Per questo motivo è stato scelto il Leone come animale-simbolo di San Marco.
Ancora, San Luca apre la sua versione spiegando al lettore che lui comincerà a raccontare la storia di Cristo partendo dall’inizio e andando con ordine. Il primo personaggio di cui parla è Zaccaria, sacerdote del tempio, che si recò a pregare e fare il suo rito di offerta. Durante il sacrificio, un angelo lo fermò per annunciargli che sua moglie Elisabetta era incinta di un figlio, che avrebbe chiamato Giovanni. Zaccaria non credette all’angelo del Signore perché sua moglie non gli aveva mai dato un figlio e ormai non aveva neanche più l’età. Per questo Zaccaria fu punito: fino al giorno della nascita del bimbo sarebbe rimasto muto. In riferimento al sacrifico-offerta iniziale per San Luca è stato scelto il bue.
Il Vangelo di San Matteo, invece, inizia con la genealogia di Gesù che mette in chiaro fin da subito che il bambino che sta per nascere in una mangiatoia al freddo e al gelo è a tutti gli effetti il Figlio di Dio e a tutti gli effetti Uomo. Per questo il simbolo dell’evangelista è un angelo, ovvero un uomo con le ali.
Infine, il Vangelo di San Giovanni è il Vangelo più importante e più complicato anche da interpretare e comprendere. È il Vangelo che si legge per Natale, Pasqua, Pentecoste… insomma per le solennità. San Giovanni ha come simbolo un’aquila, perché il suo Vangelo viene considerato quello più vicino a Dio e l’aquila è in natura l’animale che sembra volare più alto nel cielo e quindi più vicino a Dio.
Per oggi ho scritto abbastanza. Nel prossimo articolo ti parlerò anche delle altre creature che abitano da secoli sulla facciata del Duomo di Siena.

* Libro di Ezechiele: Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d'uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d'aquila.
** Libro dell'Apocalisse: Il primo vivente era simile a un leone, il secondo essere vivente aveva l'aspetto di un vitello, il terzo vivente aveva l'aspetto d'uomo, il quarto vivente era simile a un'aquila mentre vola.
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