LA CITTà PERDUTA DI SE,MFONTE
- Annalisa Marraccini
- 3 apr 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Correva l’anno 1202. Era il 3 aprile.
Firenze conquista Semifonte e la cancella per sempre dalla storia.
Come fa? Perchè?
Ecco come:

Semifonte fu una città fortificata, che sul finire del XII secolo diede del filo da torcere a Firenze.
Il suo nome “Semifonte” deriva da latino Summus Fons, che significa sorgente d'acqua sulla sommità di una altura.
Il castello e la città furono costruiti a partire dal 1177 dal conte di Prato Alberto IV degli Alberti e in poco tempo divenne una delle città più potenti della Valdelsa.
Questo non sfuggì alla Repubblica fiorentina che da quasi un secolo aveva cominciato la sua espansione e nel 1198 cominciò l’assedio.
L’assedio durò bene 4 anni e si concluse il 3 aprile con la distruzione della città: una punizione esemplare per avvertire anche le altre città toscane.
Il messaggio era chiaro: “Ecco cosa vuol dire intralciare le mire espansionistiche di Firenze”
Inoltre, Firenze non si limitò a saccheggiare e distruggere ma decretò che su quel colle non si sarebbe mai più potuto costruire nessun edificio!
Immaginavi che tale divieto è stato rispettato fino ad oggi?
Oggi ciò che rimane di quell’antica città è praticamente solo il toponimo nei pressi di Petrognano, nel comune di Barberino Val d’Elsa.
L'unica cosa che possiamo trovare dove un tempo sorgeva la città, è la Cappella di San Michele, eretta nel 1597 sulla cima del colle su progetto di Santi di Tito!
La cupola di San Michele è 1/8 del cupolone del Duomo fiorentino!
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