Il mio primo libro: LUCCA ALL'INFERNO!
- annalisamarraccini
- 13 apr 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Ancora non ci credo!!
Da mercoledì 14 aprile in abbinamento facoltativo con La Nazione sarà in tutte le edicole di Lucca, Piana e Valle il mio primo libro!!
In queste pagine troverai i versi della Divina Commedia con i riferimenti alla città di Lucca e ai suoi abitanti di un tempo e una piccola spiegazione per immergersi nella bellezza della poesia e nella storia della città.
Andremo con ordine e seguiremo il viaggio del Poeta tra Inferno e Purgatorio. Non c’è traccia di Lucca in Paradiso, ma questo non deve offendere la sensibilità di nessuno: Dante in Paradiso cita anche i suoi concittadini e non lo fa certo per far loro i complimenti…
In realtà saranno due libri in uno!
Il mio piccolo saggio di apertura che ‘racconta’ personaggi e luoghi lucchesi nella Divina Commedia e un Inferno riletto alla lucchese, "Robba dell’artro mondo", del poeta vernacolare Cesare Viviani.

Il testo, inoltre, è impreziosito dalla riproduzione delle opere del pittore Gianfranco Rontani, che nel 1980 fece una mostra a Lucca nella Chiesa di San Cristoforo con 34 tele di grandi dimensioni ispirate all’Inferno.
Quest’anno si celebra il settecentesimo della morte di Dante Alighieri e non potevo non omaggiare il mio Dantino!
Questa sarà forse l’ennesima pubblicazione su Dante e la sua opera, ma d’altronde è il 2021: l’anno di Dante.
Sono 700 anni che il Sommo Poeta non c’è più, ma sono altrettanti 700 anni che non si è mai smesso di parlare di lui!
Parleremo di Dante a Lucca e di Lucca nella Divina Commedia.
Ebbene sì!
Sembrerebbe che il Divin Poeta abbia trascorso un periodo dopo il suo esilio proprio qui.
Gli storici parlano al condizionale perché non esistono documenti a riguardo, se non qualche criptico riferimento nella Divina Commedia e un documento notarile lucchese del 21 ottobre 1308 che testimonia la presenza a Lucca di “Iohanne filio Dantis Alagherii de Florentia”.
La città di Lucca all’epoca di Dante era guelfa nera e la sua politica piaceva poco al nostro Dante, che fu esiliato da Firenze per essere di parte bianca, ma sembrerebbe che qualcuno, o meglio qualcuna, abbia reso piacevole il suo soggiorno qui.
Spero davvero che questo sia il primo di una lunga serie di libri, anche piccoli, per avvicinare e incuriosire i lettori di ogni età al fantastico mondo di Dante e della Divina Commedia!
Un abbraccio!
L'Anna
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